08/06/2013
La settimana appena conclusa è stata caratterizzata dai tanti dati macro previsti, dati macro che hanno evidenziato una situazione poco brillante a cominciare dagli Stati Uniti dove il rapporto Beige Book sottolinea ancora una volta una crescita modesta, ed anche il dato dei non farm payrolls, anche se positivo ancora non riesce a dare quella spinta necessaria.
Per quanto riguarda il Giappone dopo la delusione degli operatori nei confronti del piano della BOJ, la valuta nipponica ha recuperato terreno soprattutto nei confronti del biglietto verde ed il listino azionario è stato fortemente sotto pressione ribassista per tutta la settimana.
Per l'Europa il problema rimane la crescita, che continua ad essere latitante e soprattutto a mio avviso mancano le giuste misure di intervento dei governi affinchè questo possa accadere.
Chi si aspettava un nuovo intervento della BCE, più che per il taglio del tasso per la cartolarizzazione del credito per le piccole imprese è rimasto deluso da Draghi, che a mio avviso poco può fare non avendo piena libertà d'azione.
Tutto questo ha generato nella settimana le prime bagarre sui listini azionari che hanno iniziato a stornare e sul mercato valutario dove si sono vissute giornate da avversione al rischio con elevata volatilità.
Vedremo già nella prossima settimana se quanto accaduto andrà inquadrato come una correzione generale dopo i rally da inizio anno, oppure la situazione inizia a diventare più critica per il timore di rallentamento dei principali motori economici mondiali come USA, Cina e Germania congiuntamente ad un allentamento delle politiche espansionistiche in atto.
Francesco Dipino
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