L'attesa sembra essere finita e come ampiamente sostenuto nei precedenti report, i nodi cominciano ad arrivare al pettine. La settimana difatti è stata ancora una volta caretterizzata dalle notizie provienti dal rapporto TROIKA che ancora una volta ribadisce a nostro avviso la necessità di ristrutturare il debito pubblico, questo inevitabilmente innesterà un effetto domino sui P.I.I.G.S., tant'è che ieri il ministro Tremonti, dopo il richiamo da parte dell'UE ad un maggior rigore nel controllo della spesa pubblica, ha iniziato a prospettare agli italiani un prolungamento della crisi, dichiarando che "la crisi non è finita".
Lo scenario quindi che si prospetta per le economie periferiche del vecchio continente è tutt'altro che incoraggiante. Per gli USA la situazione a nostro avviso continua ad essere stagnante anche se qualche dato macroeconimico diffuso in settimana inizia a far sperare in una ripresa, anche se più lenta del previsto e con il mercato immobiliare che continua a preoccupare soprattutto da un punto di vista occupazionale.
Per quel che riguarda il Giappone situazione praticamente immutata rispetto alla scorsa settimana nel senso che l'economia continua ad attraversare una fase di ristagno come conseguenza dello tsunami, ma a nostro avviso lo spirito di sacrificio e l'orgoglio del popolo nipponico saranno in grado in di risollevare nel breve le condizioni dell'economia.
Per la Gran Bretagna i recenti dati diffusi non sono sicuramente incoraggianti con produzione industriale e manifatturiera in calo. Per ultima non certo in ordine di importanza, la situazione svizzera, l'unica stando anche ai dati diffusi che sembra essere fuori da questa crisi globale.
Da un punto di vista tecnico per EUR/USD con la tenuta dell'area di resistenza posta a 1.4650, il prezzo torna a testare l'area di supporto a 1.4280 quindi vedremo durante la settimana se ci sarà o meno la violazione di tale supporto.
Per cable il fallito test dei massimi riporta il prezzo sul maggior supporto di periodo posto a 1.6235 quindi anche qui si dovranno attendere gli sviluppi per capire i possibili obiettivi.
Per USD/CHF continua la caduta con minimi aggiornati giorno in giorno.
USD/JPY al momento il supporto in area 79.69 sembra aver retto ed è a nostro avviso l'area da monitorare.
Passiamo ora ai consueti livelli settimanali.
EUR/USD
Il livello di riferimento è 1.4280 quindi sopra abbiamo 1.4343 - 1.4404 - 1.4435 - 1.4496 - 1.4526 - 1.4587 - 1.4648. Sotto troviamo invece 1.4221 - 1.4191 -1.4160 - 1.4130 - 1.4099 -1.4038 - 1.3977 - 1.3916.
GBP/USD
Punto di riferimento è 1.6235 sopra troviamo 1.6296 - 1.6327 - 1.6357 - 1.6418 - 1.6479. Sotto abbiamo invece 1.6205 - 1.6174 - 1.6113 - 1.6052 - 1.5991.
USD/JPY
Il punto di riferimento è 79.69 sopra abbiamo 80.47 - 80.86 - 81.25 - 81.64 - 82.03 - 82.42 - 82.81. Sotto troviamo 79.30 - 78.91 - 78.52 - 78.13 - 77.73 - 77.34.
A cura di Francesco Dipino
Buon trading Domenico e Francesco
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