Prima di iniziare a scrivere il report di questa settimana, mi sono chiesto più volte su cosa incentrarlo, visto che nei precedenti report abbiamo sottolinealo l'attuale situazione per quello che riguarda l'UE, questa settimana cercherò di porre con questo report alcuni significanti interrogativi che troveranno risposta nel giro di sei mesi o forse 12, ma che saranno determinanti per gli equilibri economici mondiali.
Andiamo per ordine, dunque come anticipato la Grecia è sostanzialmente in default cioè non può far fronte al debito pubblico, in aiuto degli ellenici oltre al FMI e chiaramente all'UE, stanno accorrendo, spinti dalla Merkel e da Sarkozy, investitori privati che essendo anche loro come Germania e Francia molto esposti sul debito greco, non possono far altro che cercare di allungare un'agonia che ormai va avanti da troppi mesi. La recente rivolta dei greci, con disordini di ordine pubblico, hanno quasi costretto il PM greco ad un rimpasto di governo nel tentativo di arginare questa "rivolta", vedremo se il nuovo esecutivo sarà in grado di rassenerare i greci più di quanto non abbia rassenerato i mercati.
Detto questo, il rovescio della medaglia è la notizia, quasi tenuta occultata, del fatto che la principale agenzia di rating cinese Dagong, che seppur nata nel 1994 si è velocemente affermata alle spalle delle tre grandi sorelle americane S&P, Moody's e Fitch, in settimana ha lanciato un monito sul deficit americano affermando che gli stessi "giocano col fuoco",e citiamo testualmente " riteniamo che gli Stati Uniti siano già falliti " aggiungendo che " per quanto riguarda il debito pubblico, Washington ha lasciato che il dollaro si indebolisse nei confronti delle altre valute erodendone il valore per i debitori, Cina compresa". In più a quanto detto anche la dichiarazione di Bernanke sulla crescita dell'economia americana, che sostiene essere troppo lenta, aprono interrogativi di difficile risposta, in aggiunta al fatto che sia l'Europa che gli USA attraversano una crisi non solo economica, ma anche politica.
A questo punto la domanda che credo tutti iniziamo porci è che cosa succederebbe se la Cina iniziasse a classificare il debito americano come junk cioè spazzatura a livello di quello greco e cominciasse a ridurre la propria esposizione sul dollaro? Vi lascio con questo interrogativo al quale cercheremo di trovare una risposta adeguata visto che il vuoto che lascerebbe il dollaro sarà difficilmente colmabile dagli altri potenziali sostituti, che potrebbero essere Euro, Yen e Yuan, ma che a loro volta a nostro avviso ci darebbero la sensazione, visti i difetti critici di ognuna di queste di cadere dalla padella alla brace.
Passiamo ora alla consueta analisi da un punto di vista tecnico, per quanto riguarda il cambio euro/dollaro dopo la pressione ribassista di metà settimana che ha visto il prezzo ritestare l'area di 1.4070, le giornate conclusive della settimana invece vedono un recupero dell'euro grazie a quanto detto in merito all'intervento della Merkel e Sarkozy, che spingono il prezzo fino all'area di resistenza di 1.4343.
Per quanto riguarda invece cable molto ha pesato il prossimo possibile downgrade da parte di Fitch del debito sovrano tant'è che la sterlina resta debole non solo nei confronti del dollaro ma anche di quasi tutte le altre valute. Per USD/CHF situazione immutata con minimi aggiornati di giorno in giorno, sia per la situazione del dollaro come spiegato in precedenza e sia per il rafforzamento del franco dovuto anche ai dati macroeconomici diffusi in settimana che affermano sostanzialmente il buono stato dell'economia elvetica.
Infine USD/JPY che continua ad oscillare sui minimi di periodo, e che vedono la moneta nipponica apprezzarsi anche nei confronti delle principali valute.
Passiamo ai livelli settimanali.
EUR/USD
Il punto di riferimento della settimana è 1.4282 sopra tale livello abbiamo 1.4313 - 1.4343 - 1.4404 - 1.4465 - 1.4526. Sotto troviamo invece 1.4221 - 1.4190 - 1.4160 - 1.4099 - 1.4038 - 1.3977.
GBP/USD
Il livello di maggior interesse qui è 1.6113 sopra tale livello troviamo 1.6193 - 1.6235 - 1.6296 - 1.6327 - 1.6357 - 1.6418 - 1.6449 - 1.6479. Sotto abbiamo invece 1.6083 - 1.6052 - 1.5991 - 1.5930 - 1.5869.
USD/CHF
Il livello di riferimento è 0.8545 sopra tale livello troviamo 0.8575 - 0.8636 - 0.8667 - 0.8728 - 0.8789. Sotto abbiamo invece 0.8484 - 0.8423 - 0.8392 - 0.8362 - 0.8331 - 0.8301.
USD/JPY
Il punto di riferimento è 80.47 sopra tale livello troviamo 80.86 - 81.25 - 81.64 - 82.03. Sotto abbiamo invece 80.08 - 79.69 - 79.30 - 78.91 - 78.52 - 78.13.
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