Le indicazioni che ci arrivano dalla settimana appena conclusa, confermano a nostro avviso quanto abbiamo sostenuto nei precedenti report. Difatti ancora una volta a tener i mercati col fiato sospeso continua ad essere la Grecia, la situazione è ancora in stallo, nonostante le pressioni che arrivano da tutte le parti chi in realtà sta venendo meno al suo ruolo ci sembra proprio il governo greco che continua a voler trasmettere tranquillità alle varie istituzioni coinvolte, ma poi si incarta alla prime difficoltà.
Giornata decisiva, per meglio capire non solo le sorti di questo paese ma anche per tutta l'Europa per un conseguente effetto domino, sarà il 29 giugno, giorno in cui dovrebbe essere in discussione e quindi ai voti il piano di austerity messo a punto per innanzitutto ottenere le tranche di aiuti del FMI e dell'UE ma anche per riuscire ad incentivare il necessario intervento di investitori privati che consentirebbero alla Grecia una fievole speranza di evitare il default.
Se questo non bastasse in settimana si è aggiunta l'agenzia di rating Moody's, che mette sotto osservazione alcuni istituti bancari italiani per un possibile downgrade, e per finire l' IFO tedesco in calo. Tutto questo ci lascia con molte preoccupazioni e fa alzare l'asticella della nostra prudenza ancor di più per la prossima settimana.
Altro aspetto a completamento della difficile situazione, arriva dalla Gran Bretagna, ed in particolare dalle parole di King governatore della BOE, sulla situazione occupazionale e dei dati relativi alle vendite al dettaglio in calo rispetto alle previsioni. Sostanzialmente stabile la situozione del sol levante che nonostante le difficoltà non ancora del tutto superate per il recente disastro nucleare, sembra in grado di poter sostenere la crisi in atto a livello mondiale.
Nota positiva ancora una volta è la Svizzera che sembra al momento abbastanza fuori dalla mischia, anche se come sostenuto da Hildebrand della SNB le preoccupazioni arrivano dal rafforzamento del Franco nei confronti di tutte le altre valute e con minimi storici aggiornati anche nell'ultima seduta di mercato.
Per quanto riguarda invece gli USA anche se diversi dati confermano la difficile congiuntura economica statunitense e continua a destare preoccupazioni il debito pubblico, arriva dal settore immobiliare un timido raggio di sole che da solo riesce a rinvigorire il biglietto verde.
Da un punto di vista tecnico EUR/USD torna su livelli minimi di periodo e si attesta in chiusura in area 1.4190, livello da monitorare per capire eventuali sviluppi ribassisti.
Per cable situazione analoga con i prezzi a ridosso dell'importante supporto in area 1.5949, quindi anche qui da monitorare l'eventuale rottura di detto livello per ulteriori sviluppi ribassisti.
Per USD/JPY settimana poco mossa con movimenti laterali contenuti tra 80.01 e 80.78, quindi la rottura di uno di questi livelli potrebbe fornirci indicazioni sul proseguimento del prezzo.
Infine USD/CHF che proprio in chiusura venerdi si riporta a ridosso dei minimi storici a 0.8320 che diventa chiaramente il livello da monitorare con attenzione.
Passiamo ora ai consueti livellli
EUR/USD
Il livello di riferimento della settimana è 1.4160 quindi sopra troviamo 1.4221 - 1.4252 - 1.4282 - 1.4313 - 1.4343 - 1.4374 - 1.4404 - 1.4465. Sotto abbiamo invece 1.4130 - 1.4069 - 1.3977 - 1.3916 - 1.3858 .
GBP/USD
Il livello di riferimento è 1.5991 sopra abbiamo 1.6022 - 1.6083 - 1.6113 - 1.6174 - 1.6235 - 1.6266. Sotto troviamo 1.5930 - 1.5869 - 1.5839 - 1.5808 - 1.5778 - 1.5747.
USD/JPY
Punto di riferimento è 80.47 sopra tale livello troviamo 80.86 - 81.25 - 81.45 - 81.64 - 82.03. Sotto invece abbiamo 80.27 - 80.08 - 79.69 - 79.30 - 78.91.
USD/CHF
Il livello di riferimento è 0.8320 sopra tale livello abbiamo 0.8392 - 0.8423 - 0.8484 - 0.8514 - 0.8545. Sotto abbiamo invece 0.8301 - 0.8270 - 0.8209 - 0.8179 - 0.8148 - 0.8087 -0.8057.
A cura di Francesco Dipino
Buon trading Domenico e Francesco
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